Sono 197 in totale le circolari confederali dedicate alla formazione sindacale, centinaia le foto, decine i video. Si parla di questo argomento nelle riunioni della segreteria confederale dell’11 febbraio 1967, 16 dicembre 1971, 27 ottobre, 12 e 19 dicembre 1972, 6 marzo, 4 giugno, 26 settembre e 29 novembre 1973, 7 novembre 1974, 5 marzo e 4 giugno 1975. Dal 1957 al 1966 risultano nell’Archivio storico Cgil nazionale 17 fascicoli dedicati alla formazione sindacale. Il loro numero sale a 57 fino al 1986; 1.500 fascicoli conservati in 500 buste attestano la attività del Centro studi e formazione sindacale di Ariccia dalla nascita allo scioglimento. All’interno della pagina del portale Cgil all’argomento dedicata cercheremo di raccontare – attraverso documenti d’archivio spesso inediti, foto e video digitalizzati e riprodotti – la storia della formazione sindacale nella Cgil dal 1944 a ieri.

Dalle parole di Di Vittorio al primo Congresso delle organizzazioni sindacali dell’Italia liberata tenutosi a Napoli all’inizio del 1945, quando ancora il Nord era sotto l’occupazione nazista, sino a oggi, i documenti selezionati e riprodotti racconteranno le tappe principali della storia della formazione sindacale all’interno della nostra organizzazione. Un tuffo nella memoria che servirà a capire meglio i cambiamenti e le scelte dell’oggi, rintracciando le radici della nostra storia collettiva ed evidenziando le forme che nel corso del tempo la confederazione si è data per esercitare la sua funzione formativa nei confronti dei propri rappresentanti e rappresentati a beneficio di fatto di tutta la società.

Le scuole sindacali cominciano a essere istituite a livello locale tra il 1949 e il 1950. Le prime notizie concrete sul funzionamento di una scuola sindacale locale provengono da Novara dove il 10 novembre 1949 viene inaugurata per iniziativa della locale Camera del Lavoro una scuola sindacale per venti allievi ubicata nei locali di proprietà del Comune di Palazzo Fossati. Nei primi mesi del 1950 viene inaugurata a Gallo Bolognese, alla presenza del nuovo responsabile dell’organizzazione Agostino Novella, la seconda scuola locale, per sindacalisti e cooperatori. Qualche giorno dopo una cerimonia analoga inaugurava la scuola sindacale della Camera del lavoro di Modena (a Riccione). Sempre a Riccione, nello stesso albergo Boemia che ospita la scuola della Camera del lavoro di Modena, nasce la prima Scuola centrale sindacale della Cgil inaugurata nel marzo 1951 da Agostino Novella alla presenza del direttore Giovanni Fornari e degli insegnanti Elio Capodaglio e Raffaele Paoletti. Il 5 dicembre 1951 la Scuola Centrale viene trasferita da Riccione a Grottaferrata, vicino Roma.

Dall’estate del 1952 la scuola centrale di Grottaferrata cambia nome; l’11 agosto, infatti, in occasione del 60° compleanno del segretario generale Giuseppe Di Vittorio si decide di intitolare proprio al leader di Cerignola la Scuola di formazione sindacale della Cgil. Nel 1960, all’indomani del congresso di Milano, la segreteria confederale nomina un gruppo di lavoro composto da Antonio Tatò (direttore di «Rassegna sindacale»), Silvano Ridi (responsabile della Commissione nazionale giovanile) e Carlo Sazio (ufficio Quadri e scuole) incaricato di compilare un programma specifico per la formazione sindacale. La Scuola intanto aveva abbandonato la vecchia sede di villa Cicerone a Grottaferrata per spostarsi nelle sedi provvisorie di Genzano e Ariccia (definitivamente chiuse nel 1964). Il 21 novembre 1966 viene ufficialmente inaugurato il Centro studi e formazione sindacale di Ariccia, diretto da Angelo Di Gioia, con la collaborazione di Isabella Milanese, Carlo Sazio e Claudio Pontacolone.

A partire dal 1975 il decentramento dell’attività formativa nei territori diventa la via privilegiata nella costruzione del sistema formativo della Cgil. Nel giro di un biennio rafforzano la loro attività formativa regioni come Abruzzo, Campania, Lazio, Friuli, Piemonte e Veneto (accanto alle più quotate Lombardia ed Emilia), e province quali Taranto, Roma, Perugia, Forlì, Cagliari (accanto a Milano, Firenze, Torino). Ma la spinta principale proviene da quattro nuove scuole che nascono tra il 1975 e il 1977: la «Ca’ Vecchia» a Bologna (inaugurata nel settembre 1975), la «Santa Venerina» a Catania (inaugurata il 4 giugno 1976), il Centro dell’Impruneta, nei pressi di Firenze e quello di Imbersago, in provincia di Como, entrambi aperti nel corso del 1977.

Con il Congresso del 1981 per la prima volta la formazione sindacale entra nello Statuto. Il Congresso del 1986 è forse il momento di maggiore visibilità politica della formazione, elevata a “risorsa strategica dell’organizzazione”. Nella primavera del 1989 la Conferenza di programma ridisegna il volto nuovo della Cgil (sindacato dei diritti e del programma) e in autunno la conferenza di organizzazione avvia il processo che porterà alla fine delle tre componenti storiche (comunista, socialista e terza componente). Un tale processo politico avrà ripercussioni anche sul piano culturale e formativo, aprendo una nuova fase nella storia dell’organizzazione.

Nel 1990 il Centro Studi di Ariccia chiude per motivi non soltanto finanziari. Aveva nel tempo perduto il rapporto con le strutture periferiche, al punto che l’anno precedente la chiusura, nel 1989, la Cgil decide di riportare la funzione di formazione all’interno dell’organizzazione creando un Ufficio formazione dipendente dal Dipartimento di organizzazione.

Nel capitolo dedicato alla politica organizzativa, parlando di politica dei quadri e formazione, recita la tesi n. 29 presentata al XII Congresso (Rimini 1991): Va decisamente superata la logica prevalente che ha presieduto finora alla politica dei quadri in CGIL: quella delle componenti. E’ necessario prendere atto che l’attività della CGIL si esplica attraverso un’articolazione e una differenziazione di funzioni, le quali rispondono a logiche organizzative diverse. E’ urgente ridefinire regole sulla politica dei quadri che rispondano a queste diverse logiche organizzative. Il Congresso si propone di rafforzare il ruolo della formazione nella valorizzazione delle risorse umane e nel raggiungimento degli obiettivi culturali, politici, organizzativi della Cgil”.

Nello stesso documento si individua un progetto concreto che rimette in discussione lo stesso Ufficio formazione creato due anni prima, cioè la costituzione di un Istituto superiore di studi e formazione. Il progetto, già delineato nelle tesi congressuali, si realizzerà nel 1994 con la nascita dell’Isf, L'Istituto superiore di formazione. Quasi un ventennio più tardi, il 3 giugno 2013, i tre istituti della Cgil afferenti in generale all’area della formazione e ricerca – Associazione Bruno Trentin nata nel 2010, Isf e Ires (fondata nel 1979) – si fondono per dar vita ad un unico centro di iniziativa sindacale, di ricerca e formazione. Dal primo settembre 2015 si è completata la costituzione della nuova Fondazione Giuseppe Di Vittorio come unico istituto nazionale della Cgil per la ricerca storica, economica, sociale e della formazione sindacale, frutto della progressiva unificazione di tutti i precedenti enti della confederazione: Associazione Bruno Trentin, Ires, Isf e Smile. L’iniziativa, che dà seguito alle deliberazioni della conferenza d’organizzazione del 17-18 settembre 2015, punta al rilancio, alla razionalizzazione e al coordinamento dell’insieme degli istituti della confederazione.

Il 1° ottobre 2015, dando seguito alle decisioni della stessa Conferenza d’organizzazione, viene istituita, all’interno dell’Area delle politiche organizzative del Centro confederale, la carica di responsabile della Formazione sindacale con lo scopo di censire, valorizzare e coordinare l’insieme delle attività formative delle strutture della Cgil (territori, categorie, servizi); definire il percorso verso il piano formativo nazionale; ricostruire il ciclo della formazione per rafforzare la dimensione di sistema delle diverse attività formative; promuovere l’idea e le pratiche del diritto/dovere della formazione per i delegati, i dirigenti, i dipendenti dell’organizzazione. Sempre la conferenza di organizzazione decide l’istituzione di un coordinamento della formazione (eletto dal direttivo e successivamente dai singoli congressi) e di un fondo per la formazione definito e costruito secondo le decisioni assunte dal comitato direttivo confederale.

Ilaria Romeo è la responsabile dell'Archivio storico Cgil nazionale

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