Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola lombarde hanno incontrato l'assessore Aprea sull'ipotesi di razionalizzare il sistema dell'istruzione e della formazione professionale) a fronte della diminuzione di risorse del bilancio regionale: Insoddisfazione e preoccupazione sono le prime reazioni sindacali, rispetto alle ipotesi prospettate che prevedono, oltre a una rimodulazione della dote rispetto alla tipologia di percorso formativo, tagli lineari su tutti gli enti di formazione, l'azzeramento del  5° anno, la riduzione dei percorsi del 4° anno.

Le tre sigle hanno sottolineato "come la scelta d'intervenire sul 4° anno, che porta alla qualifica di tecnico, mette in discussione la tenuta complessiva del sistema, non sostiene le possibilità per una prosecuzione nei percorsi di formazione superiore terziaria e riduce l'attuale livello occupazionale, sia dei Cfp del privato sociale sia dei Cfp sotto controllo pubblico, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro". 

Rispetto alla proposta di possibile finanziamento dei percorsi da parte delle famiglie, ancora i sindacati hanno dichiarato "la propria contrarietà a richieste per studenti inferiori ai 16 anni di età, ribadendo la necessità che la programmazione dell'uso delle risorse del bilancio regionale, dei fondi strutturali europei e delle risorse ministeriali sui percorsi in apprendistato devono garantire il mantenimento del livello più alto dell'offerta formativa fino ad oggi erogata".

Inoltre, Flc, Cisl scuola e Uil scuola hanno condiviso "la necessità di fare pulizia e trasparenza, affinchè il sistema risponda pienamente alla mission originaria di collegamento scuola lavoro, contrastando azioni di speculazione sulla formazione, e ritengono anche necessario un sistema di valorizzazione degli enti di formazione che, attraverso processi di valutazione, rilevi eccellenze e qualità dei percorsi formativi, il rispetto delle regole, gli investimenti in strutture efficienti e sicure e l'applicazione del ccnl di riferimento, firmato dai sindacati rappresentativi del settore".

Unitamente ai confederali, anche i sindacati regionali della scuola si sono dichiarati "disponibili a sperimentare, con il coinvolgimento di tutte le parti sociali, forme di apprendistato che favoriscano l'inserimento di giovani nella formazione e nel lavoro durante la frequenza del 3° e 4° anno, e infine richiedono coerenti soluzioni che non mettano in gioco posti di lavoro, credibilità e tenuta del sistema lombardo".