Via libera del governo al decreto che prevede l'accorpamento della Forestale nell'arma dei Carabinieri, “nonostante la contrarietà di tutte le organizzazioni sindacali e di rappresentanza del comparto Sicurezza e Difesa, e nonostante la mancanza di un confronto sul testo”. Così la Cgil e la Fp Cgil in merito al decreto approvato dal Consiglio dei ministri.

“Siamo di fronte a un fatto grave”, prosegue la nota: “Si cancella nei fatti un Corpo cruciale nel contrasto e nella prevenzione delle violazioni dell’ambiente, privando così i cittadini stessi di una forza estremamente utile. Ma è anche grave perché, per questa via, si comporta la soppressione dei diritti civili e sindacali dei lavoratori e perché manca qualsiasi tutela del personale nel passaggio da una forza civile a un corpo militare”.

Ma per Cgil e la Fp Cgil la partita non si chiude qui. “Continua il nostro impegno a tutela degli uomini e delle donne della Forestale, e del lavoro che questi svolgono a servizio dei cittadini. Agiremo tutte le strade possibili per contrastare questa scelta scellerata, sia quelle legali, sia mettendo in campo uno sciopero del Corpo forestale. Stiamo trattando per garantire i servizi minimi ma andremo avanti con ancora più forza.

Sulla stessa linea il segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil Daniele Tissone: “Sbagliato militarizzare il Corpo forestale dello Stato, ridurre i diritti e comprimere professionalità e accorparlo coi carabinieri, cancellando così una parte della storia italiana delle forze dell'ordine. La legge 121/81 – conclude – costituì una riforma avanzata frutto delle lotte del sindacato confederale, quella di oggi invece è una 'controriforma' spacciata per riforma. Inaccettabile”.