Entro settembre sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo forestale dello Stato contro l'ipotesi di accorpamento e militarizzazione nell'Arma dei Carabinieri. Da subito parte la mobilitazione che prenderà le mosse il prossimo 5 luglio, con un'iniziativa in piazza Montecitorio a Roma, davanti alla Camera dei Deputati. A farlo sapere la Fp Cgil Nazionale in occasione di un'audizione oggi alla Camera dei Deputati sul decreto Madia di razionalizzazione dei corpi di polizia. 

"Non ci arrendiamo all'ipotesi che si sta concretizzando di accorpamento nei Carabinieri e militarizzazione coatta delle donne e degli uomini del Corpo forestale dello Stato. Con la mobilitazione in campo vogliamo dare un segnale fermo al Governo e sensibilizzare l'opinione pubblica per denunciare gli effetti dell'accorpamento con l'Arma dei Carabinieri e la militarizzazione forzata dell'unica polizia specializzata nella tutela del patrimonio ambientale".

"Non possiamo permetterci di disperdere le competenze della Forestale, uniche nel panorama dei corpi di polizia italiani, attraverso un'operazione che costringa i 7 mila tra lavoratrici e lavoratori appartenenti alla Forestale a perdere il loro status civile e tutti i loro diritti sindacali, di adesione sindacale e di diritto allo sciopero", continua la Fp Cgil.

"Come Fp Cgil nazionale, insieme alla Cgil, abbiamo già predisposto una serie di misure necessarie per un piano efficace di riorganizzazione dei Corpi di polizia nel complesso. Un processo di riforma che avrebbe bisogno di più tempo e proprio per questo chiediamo che questo decreto sbagliato venga accantonato per un anno. Noi siamo pronti sin da ora a portare al tavolo le nostre proposte, ma serve un vero confronto col governo. Un confronto che non può più attendere se si vogliono garantire ai cittadini dei servizi pubblici che siano veramente di qualità", conclude la Fp Cgil.