Il giorno 20 ottobre si è tenuto presso l'Aula Magna del Cnr, a Sesto Fiorentino, un incontro informativo tra servizio prevenzione dell'Azienda Sanitaria di Firenze, l'Ispo e i dipendenti dell'area di ricerca. "L'incontro è una tappa del percorso di monitoraggio avviato ad agosto dello scorso anno a seguito delle segnalazioni ricevute dalle RSU di un numero anomalo di casi di tumore al seno tra le lavoratrici dell'area". E' quanto si legge in una nota della Cgil Toscana.

Le rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza CGIL, Monica Anichini e Alessandra Bonetti , coinvolte per competenza, "hanno contattato l'RSPP dell'area di ricerca di sesto fiorentino e quindi l'ISPO. Tramite l'intervento del segretario della Camera del Lavoro di Sesto Fiorentino, Marcello Corti, è stato coinvolto il sindaco di allora Gianni Gianassi per sollecitare l'intervento di ASF e ARPAT".

"Il 17 marzo si è tenuta la prima riunione operativa tra RLS, ASF, presente Leonardo Croatto per la Flc Cgil di Firenze. In quella sede è stato deciso di far preparare le planimetrie dell'area CNR con la dislocazione precisa della grossa strumentazione e dei locali rifiuti rispetto agli uffici in cui lavorano i dipendenti interessati da patologie".

"Il mese successivo - inoltre - sono stati informati i lavoratori delle procedure di controllo in corso, e successivamente si è tenuto il Primo incontro coordinato dal Dipartimento della prevenzione della ASF (presenti RSPP, RSU, RLS) in cui sono stati comunicati i risultati delle elaborazioni dei dati e il percorso di monitoraggio che verra' intrapreso di conseguenza".

"Come conclusione della prima fase di analisi dei dati e per anticipare ai dipendenti l'inizio del monitoraggio interno, è stato organizzato l'incontro del 20 ottobre. Secondo quanto riportato dall'Ispo e dalla Asf non risulta dalle analisi preliminari che nell'area del Cnr siano presenti condizioni ambientali tali da favorire l'insorgenza di tumori al seno. Verranno comunque effettuate all'interno della struttura ulteriori analisi specifiche per gli inquinanti che, secondo la letteratura, sono causa diretta di quel tipo di patologia, ma non è escluso che l'elevato numero di casi riportati possa essere una eccezionalità non causata da fattori locali", conclude.