“L’innalzamento al 30 per cento dell’indennità annua per i collaboratori che hanno perso il lavoro costituisce un piccolissimo passo avanti, ma rimane anche per il 2010 il problema delle barriere di accesso poste dal governo che ne limita sensibilmente il numero dei beneficiari”. E’ quanto affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, e la segretaria generale del Nidil, Filomena Trizio, commentando le anticipazioni sull’emendamento del governo alla legge finanziaria.

“Nei primi sei mesi di questo anno - sottolineano i dirigenti sindacali -, infatti, 100mila collaboratori hanno perso il lavoro. Di questi solo 9mila hanno fatto domanda per il nuovo ammortizzatore previsto nella legge finanziaria 2009 e di queste domande circa mille sono state accolte, tutte le altre respinte”.

“I nuovi requisiti per accedere al bonus e la limitazione ai soli contratti a progetto – concludono i due segretari – se confermati non cambieranno sostanzialmente la percentuale dei beneficianti e anche nel 2010 saranno molto pochi i collaboratori che potranno ottenere l’indennità”.