"Il video che sta circolando e che abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook fa un po’ di chiarezza a proposito delle assemblee del primo di agosto negli aeroporti di Linate e Malpensa che hanno provocato disagi a tutti i viaggiatori". È quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Filt Cgil Milano e Lombardia.

"Guardandolo - spiega il sindacato - ci si renderà conto di come le motivazioni della protesta non fossero legate alla difesa di qualche non meglio precisato privilegio (come qualcuno prova a dire) ma ad evitare il degrado delle condizioni di lavoro quotidiano che potrebbero determinarsi dall’avanzare del sistema dei subappalti senza regole. Questo filmato è infatti la dimostrazione pratica di ciò che da molto tempo denunciamo a tutti i soggetti Istituzionali. Si vede infatti un solo operaio Ags/Alpina caricare da solo la stiva di un aeromobile 319 dove, di norma, servirebbero tre addetti: uno a terra al nastro bagagli, uno all'imbocco della stiva per passare i bagagli e uno all'estremità della stiva per allocarli in modo sicuro. Qui invece una sola persona sale e scende dal nastro (pratica non consentita), mette i bagagli dal carrello sul nastro, li deposita all'imbocco della stiva, poi torna sul nastro e getta i bagagli all'estremità della stiva. Il tutto ripetuto più volte".

Queste modalità di lavoro, a loro avviso, "violano ogni regola di sicurezza esponendo l'operaio a rischio infortunio, oltre a sottoporre i bagagli dei passeggeri al trattamento che si vede e a non rispettare le norme più basilari di sicurezza sull'ancoraggio del carico in stiva. È troppo facile fare concorrenza in questo modo. Invece di pagare tre operai ne pago uno. Non sostengo i costi previsti dai regolamenti, non rispetto la proprietà altrui (i bagagli), carico la stiva in modo non conforme alla sicurezza".

Il sindacato quindi prosegue: "Non siamo contro la modernità perché tutto questo non è moderno. Non siamo contro le low cost perché a Malpensa già operano compagnie Low Cost senza che questo comporti necessariamente il ricorso a questa frantumazione del lavoro. Pensiamo che la concorrenza ci debba essere ma rispettando regole uguali per tutti e non ci rassegniamo all’idea che giuste condizioni di lavoro siano incompatibili con modernità e costi accessibili per l'utente. Enac è intervenuta spostando il problema al 25 di settembre; va bene ma non si può andare avanti con misure temporanee. Si deve inserire una norma che obblighi chi entra in aeroporto con un subappalto ad avere tutte le certificazioni del caso senza potersi appoggiare a quelle della società che concede il subappalto", conclude la nota.