Da oggi, martedì 27 fino a giovedì 29 novembre, con lo slogan “Il lavoro è... una cosa seria”, si tiene a Napoli il terzo congresso nazionale della Filctem Cgil. Appuntamento presso il Terminal Napoli, Stazione Marittima, int. porto 80133 Napoli. In tutto sono 458 le delegate e i delegati chimici, tessili, dell'energia e delle manifatture provenienti da tutta Italia, in rappresentanza di oltre 200.000 iscritti.

L’assise congressuale sarà anticipata, alle ore 11:00, dalla tavola rotonda: “I dilemmi della modernità. Lavoro, Democrazia, Europa, Integrazione, Innovazione” a cui parteciperanno il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni; Pietro Folena, giornalista e scrittore; Giulio Giorello, professore ordinario Università degli Studi di Milano; Giuseppe Provenzano, vicedirettore di Svimez; Giuseppe Sabella, direttore esecutivo Think-in, giornalista e scrittore.

Preceduta dalla proiezione di un video, appositamente realizzato per il congresso, e dalla rappresentazione teatrale “Appunti di Viaggio” dell’attrice e cantante partenopea Lina Sastri, nel pomeriggio (ore 15,30 circa) la relazione introduttiva di Emilio Miceli, segretario generale Filctem Cgil, aprirà i lavori del congresso che si concluderanno giovedì 29 dall'intervento di Gianna Fracassi, segretaria confederale Cgil. Nella tre giorni sono previsti numerosi ospiti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale, gli interventi di Femca e Flaei Cisl, Uiltec Uil e dei sindacati internazionali. L’assise si concluderà giovedì 29 novembre con la convocazione della nuova assemblea generale della Filctem Cgil che eleggerà il segretario generale.

L'IDENTIKIT DELLA FILCTEM

Più di 200.000 iscritti, una tradizione unitaria storicamente consolidata, 22 contratti nazionali di lavoro che si rivolgono ad una platea di oltre 1.500.000 lavoratrici e lavoratori, un'organizzazione “a rete” su tutto il territorio nazionale che si articola nelle sue 21 sedi regionali e 105 territoriali con migliaia di comitati degli iscritti, Rsu e Rls in quasi tutte le imprese. La Filctem opera in importanti comparti dell'industria e dell'artigianato (chimico-farmaceutico, tessile-abbigliamento e calzaturiero, gomma plastica, vetro, concia e pelli, ceramica e piastrelle, occhiali, lavanderie industriali, lampade e display), dell'energia (petrolio, trasporto gas, miniere) e dei servizi ad alta rilevanza tecnologica (elettricità, acqua, gas).

Sette i fondi di previdenza complementare nei quali la Filctem è fonte istitutiva: Fonchim (chimici, farmaceutici), Previmoda (tessili-abbigliamento, calzature, occhiali, lavorazione pelle-cuoio, concia, giocattoli, penne, spazzole-pennelli-scope, lavanderie industriali, ombrelli, retifici meccanici da pesca), Fopen (Enel e altre società elettriche), Pegaso (imprese elettriche e gas-acqua degli Enti locali), Fondenergia (Eni, petrolio, aziende private del gas), Foncer (piastrelle, ceramica, refrattari), Fondogommaplastica (cavi elettrici, plastica, gomma).

Inoltre, sono presenti tre fondi intercategoriali: Fon.te (che ha recentemente acquisito gli artigiani chimici, ceramica, tessili ex Artifond), Fondapi (settori tessili / chimico Confapi) e Previdenza cooperativa (cooperative e dipendenti Cgil). Sei i fondi integrativi sanitari attualmente presenti in categoria: Faschim (per i lavoratori chimici, farmaceutici e affini), Fisde (per i lavoratori Enel e altre società elettriche), Fasie (energia e petrolio, gas-acqua e vetro, lampade e display), Fasiil (lavoratori delle lavanderie industriali), FAG&P (per i lavoratori della gomma-plastica). Operativo anche il fondo Sanimoda (per i lavoratori del tessile-abbigliamento, delle calzature, dell’occhialeria, delle pelli e cuoio e delle penne, pennelli, spazzole e dei giocattoli).

Infine, San.Arti, il fondo intercategoriale artigiani (nel nostro caso, aree chimica e tessile) e Due, infine, le esperienze presenti di associazioni sociali e assistenziali: l'Arca (gruppo Enel) e il Fasen (gruppo Eni) che, insieme, sfiorano i 90.000 assistiti diretti. La Filctem, tramite la Cgil, è affiliata alla confederazione Internazionale dei sindacati (Ituc–Csi), alla Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) e a due delle sue federazioni più rappresentative: Epsu (servizi pubblici), IndustriAll – European Trade Union (industria e manifatture) in Europa, rispettivamente Isp e IndustriAll – Global Union a livello internazionale.