Nella notte di ieri si sono fermate le aziende dell'indotto Fiat di Melfi (Potenza), Plastic components (ex Ergom) e Magneti Marelli. Gli operai lucani hanno così ripreso lo sciopero dopo un giorno di sospensione. La notizia è stata comunicata nella tarda serata di ieri dalla Fiom-Cigl a seguito degli incontri che si sono tenuti nel pomeriggio tra azienda e sindacati.

Lo sciopero è indirizzato contro il mancato rinnovo
di numerosi contratti a termine. I sindacati hanno chiesto il rinnovo di circa 70 interinali lucani (38 alla Plastic e 32 alla Magneti), "ma l'azienda - ha fatto sapere noto Giuseppe Cillis (Fiom-Cgil) - ne ha proposti molti di meno: siamo preoccupati per il ridimensionamento a Melfi - ha detto il sindacalista - e su questo chiediamo l'intervento della Regione Basilicata".

Intanto, ieri sera in segno di solidarietà ai lavoratori
delle due aziende dell'indotto, sono state proclamate due ore di sciopero anche nello stabilimento Fiat di Melfi, dalle 19.30 alle 21.30. Secondo fonti sindacali, anche altre aziende dell'indotto hanno aderito allo sciopero.