"Viene il sospetto che Marchionne stia cercando l'incidente clamoroso per giustificare il disimpegno dall'Italia, per spostare altrove le produzioni promesse alle fabbriche italiane". In un'intervista a 'L'Unità' è Sergio Cofferati, ex
segretario generale della Cgil, oggi parlamentare europeo, ad avanzare questa ipotesi.

"Le reazioni della Fiat sono impressionanti
- afferma Cofferati - riportano il nostro Paese indietro di decenni. Non solo il comportamento di Marchionne è lesivo dei diritti dei lavoratori e chiaramente antisindacale, ma offende la magistratura italiana. Non si è mai visto nulla del genere".

"L'azione del Lingotto
- conclude l'ex sindaco di Bologna - mi sembra ispirata da paura e velleitarismo, ma soprattutto mi pare che non si sia abbastanza sottolineato la gravità del comportamento della Fiat a Melfi: il rifiuto di rispettare una sentenza della magistratura è un atto gravissimo".