(Adnkronos Salute) - Farmacie italiane in sofferenza. Il 20 -30% è in gravI difficoltà economiche, con elevate esposizioni bancarie che sfiorano il valore della farmacia stessa. E il concreto rischio di portare i libri contabili in tribunale. Mentre rischia la chiusura fino al 40% delle farmacie rurali, ben 2.200 esercizi, collocate in aree poco popolate, con meno di 5mila abitanti. E' il quadro tracciato da Federfarma che chiede al Governo risposte sul nuovo sistema di remunerazione, come già previsto dall'accordo con l'Aifa del 16 ottobre, proprio per non aggravare il malessere dei farmacisti.

Le farmacie - dice Federfarma - oggi si trovano in una situazione molto difficile. "Registriamo da anni progressivi cali del fatturato e di redditività, per la costante riduzione della spesa farmaceutica convenzionata e per i continui tagli ai margini delle farmacie". La situazione, dice la Federazione, si aggraverà a breve con l'apertura di migliaia di nuove farmacie (3500 previste), legate ai concorsi banditi in Italia. "Sette regioni - spiega la presidente Annarosa Racca- hanno già fatto i concorsi e, entro fine anno, saranno 1.200 le nuove farmacie aperte. Per arrivare a 3.500 all'inizio del prossimo anno. Con quel che ne consegue per l'ulteriore frammentazione delle vendite in una situazione già così compromessa". Dai dati di Federfarma nei primi dieci mesi del 2012 la riduzione della spesa convenzionata è di circa il 9%.

Particolarmente delicata la condizione delle 6.400 farmacie rurali, sottolinea Alfredo Orlandi, presidente del Sunifar, che le rappresenta. "E' un presidio che c'è sempre stato nelle aree dove spesso rappresentano l'unico 'sportello' sanitario sempre aperto. Ma non sappiamo se per il futuro ci sarà", dice Orlandi sottolineando la fragilità di questi presidi, con fatturati spesso molto ridotti.