"Funziona così alla Fiat: risultati finanziari che garantiscono utili altissimi all’azienda, nessun riconoscimento ai lavoratori, agli sforzi da loro sostenuti per raggiungere quegli obiettivi". È quanto denuncia la Fiom Cgil di Capitanata, in merito al premio di produttività che nell’industria automobilistica si cela sotto l’acronimo Wcm, applicato per singolo stabilimento e indice dell’efficienza, della riduzione dei costi e altri parametri utili a far raggiungere l’elemento retributivo.
 
“A Foggia, siamo all’assurdo, poichè in un incontro della Rsa con la direzione viene addirittura negato alla Fiom il diritto di conoscere il perché del mancato raggiungimento del risultato, essendo la nostra sigla non firmataria del contratto collettivo di settore – afferma il segretario generale Ciro Di Gioia –. Oltre al danno, anche la beffa. 306.000 motori e 401.000 alberi motori prodotti nel 2017, livelli produttivi confermati per l’anno in corso, e un potere pressoché unilaterale e senza possibilità di verifica della percentuale di efficienza del Wcm di stabilimento”. Una sorta di roulette russa questa del premio, con il bonus non raggiunto, magari per l’eccessivo ricorso agli straordinari decisi dall’azienda, che hanno fatto lievitare i costi di produzione. “E a pagare sono gli operai, senza alcun confronto negoziale, con un sistema che quest’anno ha colpito gli stabilimenti di Foggia, Brescia, San Mauro, Lecce, Napoli”.
 
La Fiom ritiene urgente “aprire un confronto sul salario, a partire dall’aumento dei minimi tabellari, equiparandoli a quelli degli altri metalmeccanici a cui si applica il contratto nazionale. Occorre riportare al centro della discussione il riconoscimento del lavoro delle persone, della qualità, della reale partecipazione al miglioramento dell’organizzazione e condizione di lavoro e non dal solo risparmio aziendale. In questi anni, i lavoratori hanno visto aumentare il valore del prodotto, ridurre le pause, aumentare le saturazioni, aumentare i volumi con straordinari a ripetizione, aumentare la prestazione lavorativa. Sono stati raggiunti gli obiettivi finanziari per i quali è stato pagato il management, ma quei risultati senza i lavoratori non sarebbero stati possibili. La Fiom terrà assemblee con l’obiettivo di aprire un negoziato vero, in cui i lavoratori siano protagonisti della contrattazione del salario, dell’orario e delle condizioni di lavoro”.