"Non c'è più tempo da perdere". Lo afferma oggi (30 luglio) il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker in un'intervista al quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung. "Siamo a un punto di  svolta - dice -: il mondo si domanda se ci sarà ancora un'Eurozona fra pochi mesi". Per questo, a suo avviso "dobbiamo mettere in chiaro con tutti i mezzi a nostra disposizione che siamo fermamente decisi a proteggere la stabilità finanziaria dell'unione monetaria". 

Il presidente ha ribadiuto che i paesi dell'euro insieme alla Banca centrale europea e al Fondo europeo di stabilità finanziaria, il fondo salva-Stati della zona euro, si stanno preparando in caso di emergenza ad acquistare titoli di paesi colpiti dalla crisi. "Dobbiamo ancora decidere cosa fare e quando", dato che le  scelte dipenderanno "dagli sviluppi dei prossimi giorni e dalla nostra capacità di reagire rapidamente".

In ogni caso, aggiunge, "tutto questo parlare sull'uscita della Grecia non aiuta". Quindi una critica rivolta alle dichiarazioni di alcuni politici, in particolare lamentando l'approccio degli esponenti tedeschi che "trattano l'Eurozona come una 'filiale' della Germania". Il fatto, conclude, è che "a più di 60 anni dopo  la fine della Seconda guerra mondiale i risentimenti nazionalistici restano pochi centimetri sotto la superficie"

Nel frattempo in Grecia le pensioni sono l'ultimo nodo da sciogliere, secondo la stampa locale, per identificare ulteriori risparmi pari a 1,5 miliardi di euro nel 2013 e nel 2014, come chiesto al governo di Atene dalla troika.

In programma oggi un incontro decisivo tra i tre leader dei partiti della coalizione di governo, dove si parlerà delle modalità di applicazione delle nuove misure di austerità richieste dalla troika. Il premier Antonis Samaras, insieme ai leader degli altri partiti, avrebbero già respinto l'ipotesi di un ulteriore taglio degli stipendi degli statali con l'abolizione della tredicesima e quattordicesima. Non ci sarebbe neppure l'imposizione di un tetto di 1.500 euro procapite per la copertura sanitaria, invece - a quanto si apprende - sarebbe previsto un raddoppio (da 5 a 10 euro) del ticket per le visite mediche.