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La convocazione del governo è finalmente arrivata, ma lo sciopero continua, anche se in una forma “intelligente”. Per i lavoratori del porto di Gioia Tauro, su cui grava la richiesta di 400 esuberi da parte della società terminalista Medcenter, quella di oggi (venerdì 14 aprile) è una giornata importante. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, infatti, ha fissato un incontro a Roma per mercoledì 19, alle ore, presso la sede del dicastero. La notizia che tutti attendevano, in seguito alla quale i lavoratori hanno anche rimosso il blocco dell'autostrada A2 del Mediterraneo (all'altezza dello svincolo per la città calabrese) che stavano attuando dalla mattina.
“Abbiamo ottenuto il tavolo a Roma, che era il nostro obiettivo, grazie all'intervento del prefetto Michele di Bari, nel silenzio totale delle altre istituzioni” ha detto all'Agi il segretario generale della Filt Cgil Calabria Nino Costantino. “La mobilitazione resta – ha aggiunto – anche se abbiamo deciso di continuare lo sciopero in maniera intelligente, per turni, al fine di consentire una ripresa dell'attività dello scalo”. Restano comunque lo stato d'agitazione e lo sciopero di dieci giorni, iniziato giovedì 13 aprile.
La protesta contro i 400 licenziamenti annunciati da Medcenter (che gestisce il terminal containers dello scalo), le cui procedure sono state avviate il 31 marzo scorso, ha visto finora – secondo i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb) – adesioni altissime, con punte del 90 per cento in alcuni turni. Punte raggiunte anche grazie alla partecipazione dei dipendenti dell'amministrazione, che finora mai si erano uniti alle astensioni dal lavoro, scesi compatti al fianco dei portuali.