Un presidio il 9 ottobre a piazza Montecitorio, a partire dalle ore 10, per chiedere al Parlamento di risolvere una volta per tutte la questione degli esodati. Lo annunciano Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta. Al sit-in parteciperanno i tre segretari Camusso, Bonanni e Angeletti. Le tre sigle chiedono di accelerare la discussione e l'approvazione "di una legge che allarghi la salvaguardia dai nuovi requisiti pensionistici per i lavoratori esodati, a partire dal testo del disegno di legge unificato, approvato all'unanimità dalla Commissione lavoro della Camera dei deputati". 

A loro giudizio, infatti, 'la questione dei lavoratori esodati, delle ricongiunzioni onerose e della proroga delle deroghe già previste dal D.lgs 503/92 rappresenta una vera e propria emergenza sociale, cui deve essere data una risposta definitiva e strutturale in tempi brevi. Non è ammissibile che, a seguito della manovra Monti-Fornero, migliaia di lavoratori possano trovarsi senza lavoro, senza ammortizzatori sociali e senza pensione o che a due anni di distanza dalla legge che ha reso onerose le ricongiunzioni prima gratuite dei contributi non si sia ancora  trovata una giusta soluzione".

"Mi auguro che il secondo decreto per i cosiddetti esodati arrivi a breve" dal ministero del Lavoro, afferma nel frattempo il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua. Il riferimento è alle domande di quanti puntano a essere inseriti tra i 55mila esodati di questo secondo provvedimento, domande che devono essere presentate entro il prossimo 21 novembre e che in ogni caso - osservano i sindacati - non bastano a coprire tutta la platea degli interessati.

A seguito dell'esame successivo, ha aggiunto Mastrapasqua, "si potrà vedere se qualcuno rimarrà fuori e quindi se il governo o il Parlamento dovranno intervenire, oppure se saranno stati tutti tutelati. Fino a oggi c'è solo un decreto che disciplina i primi 55 mila" e questo ha creato a disagi a "chi oggi si reca presso i nostri uffici ritenendo di essere nel primo contingente".