Sono scesi in piazza a Roma, oggi, 28 luglio, per un presidio davanti al ministero del Lavoro, i dipendenti Ericsson che rischiano il posto.

Lavoratori, Rsu e sindacato dicono no al piano di riordino avviato dall'azienda leader delle telecomunicazioni, che prevede il licenziamento di 315 unità lavorative in tutt'Italia. Per il Sud, sono già 30 le mail inviate a dipendenti in servizio a Napoli, Bari, Catanzaro e Palermo, in cui si comunica la fine del rapporto di lavoro. Si aggiungono altri 22 licenziamenti di Epi, la Ericsson IT Solutions e Services Spa collegata alla principale Ericsson Telecomunicazione Spa. La scorsa settimana, invece, sono arrivate 200 mail di licenziamento a Roma e 61 a Genova. 

“La crisi, continuamente negata dal management italiano, va affrontata con strumenti conservativi, che evitino conseguenze traumatiche a danno dei lavoratori. Spetta ora al governo intervenire con urgenza – afferma la Slc Cgil –, poiché Ericsson è un grande gruppo con circa 4.000 lavoratori ad alta professionalità, che opera in un settore strategico per il Paese”.