Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna esprimono grande preoccupazione per il “sostanziale blocco degli investimenti infrastrutturali che si sta producendo nella regione”.

Le decisioni del Governo e del Ministro Toninelli, “assunte senza il coinvolgimento del territorio”, rischiano infatti, per i sindacati, di “segnare negativamente le possibilità di crescita economica ed occupazionale per l’Emilia Romagna per i prossimi decenni”.

Questo atteggiamento, continuano Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna “è tanto dannoso quanto incomprensibile. Riteniamo pertanto che sia giunto il momento che le forze economiche e sociali del territorio facciano sentire con forza la propria voce”.

Per queste ragioni i sindacati chiedono al presidente della Regione di convocarli urgentemente insieme alle associazioni datoriali “per analizzare le conseguenze delle decisioni del Governo e mettere in campo le necessarie iniziative”.