Entrano in agitazione i lavoratori della Direzione Regionale dell'Umbria di Equitalia, per protestare contro la gestione dell'azienda e quello che i sindacati definiscono “l'azzeramento in pratica del servizio di riscossione in Umbria”, frutto di un progressivo smantellamento del servizio che ha già portato in pochi anni alla chiusura di 8 sedi su 12.

“Con questa politica si sta indebolendo di fatto la capacità di contrastare l'evasione fiscale sul territorio”, denunciano Fisac Cgil e Fiba Cisl dell'Umbria, che contestano anche la scelta di non erogare il premio di produttività 2012, “che andrà a pesare duramente – dicono – sulle retribuzioni dei lavoratori umbri. Equitalia – denunciano ancora i sindacati – sta dando vita a una politica aziendale tutta concentrata sulla compressione di contratti e retribuzioni, quando al contempo vengono perpetrati sprechi e dissipazioni di denari pubblici in maniera inaccettabile”.

Domani, 19 luglio, prima tappa della protesta con un presidio davanti all'Agenzia delle entrate di Perugia (sede di Equitalia) alle ore 10.30 e poi, venerdì 26 luglio, sciopero di due ore fine turno in tutte le sedi umbre di Equitalia.