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E.On., il gruppo tedesco tra i principali player energetici operanti nel nostro paese, e i sindacati del settore Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil, hanno raggiunto un'intesa importante sulla continuità occupazionale e sulla salvaguardia dei diritti per tutti i 900 lavoratori impiegati in Italia, interessati dall'operazione di vendita degli asset avviata dalla società tedesca.
“Le operazioni di vendita – si legge nell'accordo quadro firmato nella tarda serata del 22 aprile – non avranno alcun impatto negativo dal punto di vista occupazionale e, pertanto, dalle stesse non scaturiranno, quale diretta conseguenza, esuberi di personale”. Possibili trasferimenti dei rapporti di lavoro alle società acquirenti (come ad esempio la ceca Eph) nell'ambito delle operazioni di vendita saranno effettuati secondo le normali procedure previste dalla legislazione italiana: in entrambi i casi viene espressamente ribadito che i lavoratori manterranno le tutele previste dall'art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Importante e significativo, scrivono i sindacati, "anche il fatto che E.On. si impegna a inserire, tra i termini proposti alle società acquirenti per la vendita, il mantenimento della sede di lavoro ai dipendenti 'amministrativi' nell'attuale ambito regionale per un periodo pari a 12 mesi successivi al trasferimento.
Il prossimo 27 aprile è previsto proprio l'incontro di chiusura della procedura di cessione degli asset di E.On. Produzione (ramo gas e carbone) ai cechi di Eph: “Un appuntamento importante – dicono i sindacati – anche per verificare se l'applicazione dell'accordo sottoscritto darà i frutti attesi”.
I sindacati di categoria per l'intesa raggiunta, “uno strumento utile – sostengono – alla gestione di questa delicata fase di vendita, fermo restando le nostre preoccupazioni sulle prospettive industriali future sulle quali è stato nuovamente sollecitato l'intervento del ministero dello Sviluppo Economico”. Per effetto dell'intesa raggiunta proprio oggi, 23 aprile, le organizzazioni sindacali hanno revocato lo sciopero nazionale previsto per l'intera giornata del 28 aprile e il contestuale blocco dello straordinario.