È cominciato stamani (13 ottobre) alle 7 il presidio unitario, Cgil, Cisl e Uil, davanti alla raffineria Eni di Stagno, a Livorno. Circa trecento lavoratori, sia diretti che delle ditte appaltatrici, dopo aver aderito ad uno sciopero di 8 ore, si sono radunati di fronte ai cancelli dello stabilimento, rallentando il traffico attraversando a piedi l'Aurelia, per dire no alla paventata chiusura dello stabilimento.

“Il nostro obiettivo è quello del mantenimento del sito produttivo a Livorno - ha detto Fabrizio Musto, segretario provinciale Filctem Cgil -, siamo nettamente contrari alla vendita della raffineria. Va mantenuta perché è un sito produttivo che ha tutte le caratteristiche per continuare a produrre e impiegare i 1.200 lavoratori che impiega. Diciamo no anche all'ipotesi di trasformazione in polo logistico di stoccaggio. Questa è la nostra posizione che porteremo a Roma il 23 al tavolo con il governo”.