Un sciopero nazionale di 4 ore a fine turno per protestare contro il blocco degli stipendi, fermi dal 2009. Una situazione non più sostenibile per i lavoratori del gruppo Engineering Ingegneria Informatica, che hanno avviato una mobilitazione su scala nazionale. Un primo stop di due ore si era tenuto martedì 25 settembre (con presìdi a Firenze, Milano Fiori-Assago, Napoli, Palermo, Padova, Roma e Torino). E oggi, 19 ottobre, va in scena la seconda tappa della mobilitazione, all’interno di un pacchetto complessivo di 14 ore di sciopero indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil.

La protesta odierna è stata confermata dopo che nella giornata di mercoledì 17 l'incontro presso Unindustria Roma, tra l’azienda, il coordinamento nazionale delle Rsu di Engineering e le organizzazioni sindacali, non aveva dato l'esito sperato. "A fronte della indisponibilità aziendale a riaprire un vero tavolo di trattativa sul contratto integrativo aziendale - si legge in una nota della Fiom Cgil nazionale - giudichiamo ad oggi irricevibile la richiesta aziendale di firmare esclusivamente l’accordo sulla detassazione del premio di risultato attuale, senza voler iniziare la trattativa che preveda anche l’aumento del valore economico del Pdr, ancora fermo al 2009".

Fiom, Fim e Uilm sottolineano che la Engineering (10.300 dipendenti in tutta Europa) ha avuto nel 2017 un fatturato superiore a un miliardo di euro, fatturato che nel 2018, secondo quanto dichiarato dalla stessa società, dovrebbe crescere del 20 per cento.