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Duemila manifesti pronti: la prima metà sarà affissa a partire dai prossimi giorni nei 14 comuni dei 110 km di costa della regione. Riparte "Diritti alla Stagione", la campagna contro il lavoro nero nel turismo e per i diritti in stagione promossa da Filcams e Cgil Emilia Romagna. L'obiettivo è mettere la lente d’ingrandimento sul dilagare dell’illegalità e irregolarità nel settore del turismo nella regione. “Ancora più che in passato – affermano i sindacati - assistiamo nella nostra riviera ad esternalizzazioni di servizi e attività alberghiere e di ristorazione, fenomeni che temiamo possano nascondere casi di vera e propria somministrazione illecita di manodopera con lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori spesso stranieri”.
Filcams e Cgil Emilia Romagna denunciano l’utilizzo di contratti collettivi “pirata” sottoscritti da sindacati di comodo, lo sfruttamento intensivo delle lavoratrici e dei lavoratori chiamati a turni massacranti svolti senza alcun tipo di tutela e di rispetto delle norme sulla salute e sicurezza, la presenza di tutte le forme contrattuali precarie tese a risparmiare sul costo del lavoro a danno delle dei lavoratori. Tutto questo “impone a tutti i soggetti interessati, istituzioni, servizi ispettivi, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali, un rinnovato impegno per arginare tali fenomeni e restituire dignità al lavoro nel settore”.
“Diritti alla Stagione” sarà anche il proseguo della battaglia dei sindacati contro la reintroduzione dei voucher, spesso utilizzati anche in riviera per "mascherare" prestazioni di lavoro continuative e subordinate, contribuendo a rendere sempre più povero e precario il lavoro nel turismo.
Infine, si discute in questi giorni, nella stampa regionale e locale, del problema relativo all’assenza di manodopera qualificata per la stagione 2017, senza effettuare una vera analisi delle criticità del settore. Le modifiche legislative sul mercato del lavoro degli ultimi anni, gli interventi introdotti dal governo Renzi sulla Naspi, dimezzata per i lavoratori stagionali, assieme al mancato rinnovo del contratto di lavoro per molti dei settori afferenti al turismo (tra cui la ristorazione collettiva, le agenzie di viaggio e i pubblici esercizi) sono tra i motivi che rendono il lavoro in questo ambito sempre meno appetibile per i giovani e senza prospettive per chi ha necessità di garantirsi un futuro esercitando la propria professionalità.
“Su questo – continuano i sindacati - riteniamo sia utile la definizione di un confronto tra istituzioni, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali teso a verificare il contesto e promuovere soluzioni a partire dalla verifica dell’offerta formativa sino alla regolarità, legalità e condizioni di lavoro nel settore, elementi essenziali per garantire un'offerta turistica di qualità nella nostra regione”.
“La nostra battaglia per il lavoro dignitoso – conclude la nota - ci vedrà presenti per tutto il periodo estivo, con punti informativi, banchetti e gazebo, nelle principali località turistiche della Riviera, con l'obiettivo di essere anche in questa stagione un punto di riferimento per le tante lavoratrici e lavoratori che necessitano di risposte e tutele, come il diritto ad una giusta retribuzione, al riposo e a un contratto regolare. #DirittiallaStagione”.