Il governo apre alla proposta delle associazioni che rappresentano l'editoria cooperativa per un intervento urgente di stabilizzazione del settore, anticipando così alcune linee della riforma più generale dell'editoria. Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Paolo Bonaiuti. A partire dalla metà di marzo, ha detto intervenendo al congresso nazionale di Mediacoop, il dipartimento avvierà un intenso giro di consultazioni per elaborare un testo condiviso e poi proporrà alle Camere la via della commissione in sede legislativa

La stessa apertura è arrivata dai rappresentanti di tutte le parti politiche che hanno preso parte a una tavola rotonda durante i lavori del congresso. L'idea condivisa è quella di lavorare su un provvedimento di legge che anticipi la riforma, comunque considerata necessaria, ma difficile da varare nell'attuale clima politico. Ricostituire un fondo triennale, aprire confronto sul regolamento, definire il contratto delle cooperative: queste, in estrema sintesi le proposte di Mediacoop illustrate dal presidente Mario Salani in apertura di congresso.

Nel suo intervento di oggi (4 marzo) Bonaiuti ha rivendicato il fatto che, nonostante le gravi difficoltà di ordine generale, finora si sia riusciti a salvare il sistema dell'editoria cooperativa, garantendo la continuità di questo atteggiamento da parte del governo. "Il settore - ha aggiunto - dovrà comunque dimostrare la capacità di determinare i risparmi necessari per rendere più forti le sue proposte". 

Quanto ai fondi, Bonaiuti ha ribadito quanto anticipato ieri dal capo Dipartimento, Elisa Grande, spiegando che grazie allo stanziamento aggiuntivo di 30 milioni nel decreto milleproroghe, 'si riuscirà a coprire la quasi totalità delle richieste", mentre "altre risorse saranno recuperate attraverso gli avanzi" degli anni precedenti. Sono stati confermati inoltre i 30 milioni per il credito d'imposta per la carta, "argomento sul quale stiamo studiando il regolamento".

Infine, in merito alle tariffe postali agevolate, il sottosegretario ha ricordato che "siamo riusciti a raggiungere un accordo che consentirà di avere tariffe sostenibili fino a fine 2012, senza aggravi per lo Stato. Era anche previsto un fondo per le onlus di 30 milioni che purtroppo non sono stati spesi, ma la prossima settimana c'è un incontro con le Poste e il ministero del Tesoro e ho buone speranze, se non quasi la certezza, di salvare questi 30 milioni".

"Non è la prima volta che Bonaiuti dice il governo si occuperà concretamente dei problemi di questo settore, che si farà una legge di riforma dell'editoria, che saranno convocati gli stati generali. Fino a oggi sono stati tutti appuntamenti mancati". A dirlo è il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, commentando l'annuncio del sottosegretario. "Finora - osserva il dirigente sindacale - sono state soltanto parole che abbiamo dovuto tamponare con tante iniziative e singoli provvedimenti anche per la salvaguardia dei posti di lavoro. Ora Bonaiuti rilancia, parlando di arrivare entro la metà dell'anno a un testo di riforma. Lo prendiamo in parola, e lo incalzeremo tutti i giorni in questa direzione con proposte precise. Se ci accorgeremo che non si muoverà nulla - conclude - partiranno nuove iniziative di mobilitazione".