Via libera agli acquisti illimitati di bond, ma condizionati alle riforme e agli impegni concordati. Lo annuncia il presidente della Bce Mario Draghi al termine della riunione del direttivo di Francoforte che ha definito le modalità del programma di acquisto dei titoli dei Paesi in difficoltà. "Ci sono molte differenze con i programmi precedenti che ci fanno pensare che questa volta funzionerà", precisa Draghi. Lo spread tra il Btp italiano e il Bund tedesco cala subito sotto i 400 punti e continua a scendere sulla scia di queste parole. Il differenziale di rendimento scende sotto la soglia dei 380 punti base a 378, col tasso sul decennale in discesa al 5,33%.

Il voto sulle decisioni della Bce "non è stato unanime" e "c'è stato un voto in dissenso: sta a voi indovinare chi", ha aggiunto Draghi parlando con i giornalisti. "Il voto di oggi mostra che non solo gli ex membri della lira ma anche gli altri, con decisione quasi unanime", sono a favore degli acquisti di bond. "Non credo a questa caricatura di una cosa italiana". La "dimensione" degli acquisti sarà "adeguata al conseguimento degli obiettivi", ha spiegato l'ex governatore di Bankitalia, precisando che per quantità delle transazioni monetario "non ci sono limiti" e che il piano si riferisce ai titoli di Stato con scadenza tra uno e tre anni. Le azioni di acquisto saranno però interrotte in caso di mancato rispetto degli accordi da parte dei paesi. La Bce ha deciso inoltre di ampliare le garanzie che le banche possono fornire in cambio di liquidità.

Intanto Francoforte rivede in peggio le stime di crescita dell'eurozona nel 2012 e 2013. Quest'anno il Pil di Eurolandia segnerà una variazione compresa tra -0,6% e -0,2% contro la stima di giugno compresa tra -0,5% e +0,3%. L'anno prossimo il Pil registrerà -0,4% e +1,4% contro la precedente stima di una crescita fra 0% e +2%. "Le attese d'inflazione sono fermamente sotto controllo" e "la crescita economica si attende rimanga debole" con "un potenziale di rischio per la crescita". Lo ha detto il presidente della Bce. "Dobbiamo difendere l'integrità della politica monetaria dell'Eurozona". L'altra decisione: tassi invariati allo 0,75%. Francoforte ha lasciato invariati anche il tasso marginale all'1,5% e quello sui depositi a zero.

"La Bce agisce in modo indipendente, nel quadro del suo mandato". Lo ha detto, secondo quanto riporta Bllomberg tv, la cancelliera tedesca Angela Merkel, al termine dell'incontro alla Moncloa con il premier spagnolo Mariano Rajoy.  "Tutte le misure che servono la stabilità monetaria, come quelle della Bce, non possono sostituire le azioni politiche", ha aggiunto. "Non posso dire quando gli interessi sui titoli di Stato siano troppo alti, ma so solo che quelli tedeschi al momento sono molto, molto bassi, mentre altri sono molto alti. E questo, insieme alla concorrenzialità, potrebbe porre questioni sistemiche rilevanti", ha affermato la cancelliera tedesca.