"Se gli annunci corrispondono alla realta' si e' peggiorato un decreto che gia' non andava bene e si da' il via libera a un uso illegittimo e illimitato dei contratti a termine". Cosi il segretario della Cgil, Susanna Camusso, a margine delle 'Giornate del lavoro' di Rimini commenta gli emendamenti presentati dal governo al dl lavoro al Senato.
Per la Cgil si continua a "sancire la precarieta' come strada che si vuole utilizzare". Rispetto al tetto del 20% come limite per i contratti a termine Camusso avverte che "se si toglie l'argomento della assunzione a tempo indeterminato e si passa alle sanzioni pecuniarie e' un modo per dire che non c'e' piu' un vincolo e una limitazione e ci sara' un uso illimitato e anche illegittimo di forme di lavoro a termine".

Poi "desta perplessita' il voler legare questo decreto al contratto unico a tutele crescenti. Cosi' il contratto unico resta un mistero della fede. La sensazione e' che la distanza tra dichiarata volonta' e i provvedimenti sia sempre piu' ampia. In questo credo che il tema sia sempre lo stesso: bisogna decidere- prosegue Camusso- se il lavoro e' lo strumento col quale si esce dalla crisi o e si pensa a svalorizzarlo". Rispetto poi a forza Italia che parla di Cgil act, Camusso taglia corto: "Io penso che prima o poi bisogna che si mettano d'accordo. O dicono che il ruolo del sindacato e' inesistente o che condiziona. Noi continueremo a fare il nostro lavoro".