Confermate le anticipazioni dei giorni scorsi, arriva lo scudo fiscale. Stamani infatti è stato presentato un emendamento al decreto legge anticrisi in commissione Bilancio e Finanze alla Camera a firma dei relatori. “La norma – si legge nella relazione tecnica – prevede l'istituzione di un'imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori dal territorio dello Stato” e a “condizione che le stesse vengano rimpatriate in Italia da paesi extraeuropei nonché regolarizzate ovvero rimpatriate perché in essere in Paesi dell'Unione europea e in Paesi aderenti allo spazio economico europeo che garantiscono un effettivo scambio di informazioni fiscali in via amministrativa”.

Nel dettaglio, il nuovo scudo prevede un'aliquota al 5% da applicare sulle attività 'finanziarie e patrimoniali detenute almeno al 31 dicembre 2008 o rimpatriate e regolarizzate a partire dal 15 ottobre 2009 e fino al 15 aprile 2010'. Nel testo non si fa riferimento esplicito all'aliquota del 5% ma si riporta la formula di tassazione: 'L'imposta si applica su un rendimento lordo presunto - si legge ancora nella relazione tecnica - in ragione del due per cento annuo per i cinque anni precedenti il rimpatrio o la regolarizzazione e con un aliquota sintetica del 50 per centro per anno comprensiva di interessi e sanzioni'. Una misura simbolica di 1 euro 'per sola memoria' è l'unica stima del gettito contenuta nella relazione.