Continua a crescere la disoccupazione in Italia e in modo particolare quella giovanile. A settembre, l'Istat registra infatti un incremento nel tasso generale che raggiunge quota 10,8%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su agosto e di 2 punti su base annua. E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili) e guardando alle serie trimestrali è il più alto dal III trimestre 1999.

Ma ancora più forte è il salto in avanti della disoccupazione giovanile, quella concentrata cioè nella fascia d'età 15-24. Qui il dato rilevato dall'Istat è pari al 35,1%, in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di addirittura 4,7 punti nel confronto tendenziale. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 608mila.

Tornando alla popolazione generale, il numero dei disoccupati a settembre scorso è stato pari a 2 milioni 774mila, in aumento del 2,3% rispetto ad agosto (62 mila unità). La crescita della disoccupazione - rileva l'Istat - riguarda prevalentemente gli uomini. Su base annua si registra una crescita pari addirittura al 24,9% (554mila unità).

Sempre a settembre scorso gli occupati sono stati 22 milioni 937mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto ad agosto (-57mila unità). Il calo riguarda esclusivamente la componente maschile. Il numero di occupati - rileva l'Istat - è invariato su base annua. Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale ma è stabile nei dodici mesi.