Fp Cgil Medici, Federazione Cisl Medici e Uil Fpl Medici presentano la piattaforma unitaria per dirigenti medici e sanitari. Il testo, si legge in una nota dei tre responsabili, Massimo Cozza, Biagio Papotto e Roberto Bonfili, "parte dalla contrattazione del rapporto di lavoro per definire meglio le innovazioni necessarie e per rilanciare la valorizzazione professionale di chi lavora per la sanità pubblica.  A fronte di 11 milioni di cittadini che non accedono al Ssn dobbiamo qualificare e riorganizzare al meglio il servizio pubblico, contrastando una privatizzazione strisciante quanto dannosa". 

"Il protocollo d'intesa del 30 novembre 2016 tra Governo e sindacati confederali ha infatti esplicitamente aperto la possibilità di rinnovare i contratti, trasferendo competenze dalla legge alla contrattazione,  fermo restando che questo principio dovrà rispecchiarsi nella riforma del Testo Unico sul pubblico impiego, attualmente all’esame del Governo", continua la nota.

Nella piattaforma i sindacati rivendicano per tutti i dirigenti medici e sanitari "aumenti chiari e garantiti sui tabellari e respingiamo la proposta di chi vorrebbe assurdamente limitare gli aumenti contrattuali alle sole fasce più basse di reddito. La valorizzazione professionale non si può appiattire e deve riguardare tutti i dirigenti medici e sanitari. Siamo i primi a volere la riduzione delle diseguaglianze, ma questa si ottiene più giustamente con la progressività del sistema fiscale e la lotta all'evasione".

Altro punto qualificante, "ricostruire le carriere e ridefinire le valutazioni professionali, introducendo maggior trasparenza, obiettività e tempi certi, eliminando le difformità regionali ed aziendali. Individuiamo perciò il contratto nazionale come strumento principale di autorità retributiva e professionale, con indicazioni chiare e cogenti per la contrattazione aziendale". 

"In particolare chiediamo che già nel contratto nazionale siano definite specifiche fasce di professionalità, con la definizione di 'range' economici non più delegati a livello aziendale, e alle quali si acceda in modo automatico dopo il superamento della valutazione.
Vogliamo introdurre la facoltà di non effettuare i turni notturni al raggiungimento dei 60 anni, e chiediamo di coprire con veri e propri servizi di guardia i turni di pronta disponibilità quando superino una media di 20 chiamate mensili. Vogliamo che sia chiusa definitivamente la stagione del precariato e chiediamo con forza il recepimento della normativa europea sui riposi, senza ulteriori prolungamenti dell'orario di lavoro", aggiungono i sindacalisti.

Questi sono alcuni dei punti della nostra piattaforma aperta, sui quali chiamiamo i dirigenti medici e sanitari alla discussione, e su essi invitiamo al confronto anche le altre organizzazioni sindacali dell'area della dirigenza medica e sanitaria, per arrivare con le proposte più ampiamenti condivise all'apertura del tavolo contrattuale, per il quale chiediamo al ministro Madia l'immediato invio dell'atto di indirizzo all'Aran", conclude il comunicato.