“Contratto subito, senza se e senza ma”. Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, non relega alla chiusura del suo intervento la rivendicazione che muove la mobilitazione dei sindacati del pubblico impiego. Al contrario, sono le sue prime parole, quelle con le quali ha aperto la seconda giornata di assemblee promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. Dopo Milano mercoledì 1 (mentre venerdì 3 toccherà a Bari) oggi (giovedì 2) le organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno radunato a Roma oltre mille delegati dell'Italia di centro. Motivo: la discussione e la condivisione della piattaforma per i rinnovi dei contratti scaduti da oltre duemila giorni, ovvero sei anni, nel panorama del lavoro pubblico.

Una nuova tappa di un percorso avviato dai sindacati per il riconoscimento di un diritto, quello al contratto, reso ancora più forte dopo la pronuncia della Corte Costituzionale lo scorso 24 giugno circa l'illegittimità del blocco dei contratti. “Da queste assemblee vogliamo lanciare un messaggio chiaro al governo: aprire le trattative per il contratto subito, senza se e senza ma, non siamo disposti a tollerare ulteriori ritardi”, ha affermato la numero uno della Fp Cgil dal palco del Teatro Brancaccio a Roma, lanciando un ulteriore avvertimento al governo: “Se ciò non dovesse accadere, risponderemo con molta forza da subito”.

E dopo aver rivolto un pensiero alle sofferenze e ai sacrifici dei lavoratori pubblici greci
, Dettori ha elencato punto per punto i temi contenuti nella piattaforma, tutti legati a un ragionamento che riguarda una vera e partecipata riforma della pubblica amministrazione: delegare alla contrattazione, e non alla legge, la discussione sul tema dell'organizzazione, ovvero con chi (sindacato e lavoratori) conosce la 'macchina' statale e ne rivendica il potenziamento dei servizi pubblici. “Noi siamo quei lavoratori - ha affermato Dettori - orgogliosi di garantire, pur tra le mille difficoltà dettate dai tagli delle politiche di austerità, i servizi ai cittadini. Noi siamo quelli che fanno rispettare e applicano la Costituzione e faremo una battaglia, senza arretrare, per il mantenimento degli spazi pubblici nel paese”.

Da qui, la piattaforma unitaria e i suoi elementi di novità
: dalla riduzione del numero dei contratti al contratto di filiera per la sanità, dalla liberalizzazione della contrattazione, nazionale e integrativa, al tema delle misure per prevenire e sradicare la corruzione, dal precariato da combattere ai nodi legati alla prevenzione e sicurezza. Solo alcuni punti che qualificano la proposta unitaria che, a partire dalla prossima settimana, verrà discussa e condivisa nelle assemblee che si terranno in tutti i luoghi di lavoro. Ed è quest'ultimo punto che marca la differenza col governo, ovvero da una parte la partecipazione e dall'altra il verticismo, “con scarsa consapevolezza e conoscenza del lavoro, specie quello pubblico”. Ecco perché, ha chiuso Dettori dedicando le ultime parole al provvedimento sulla pubblica amministrazione in discussione in queste ore: “La riforma o è uno strumento per riorganizzare e rilanciare i servizi pubblici o non va bene. Non accetteremo mai l'idea che la legge sia superiore alla contrattazione e anche su questo non arretreremo”.