Un primissimo risultato per i lavoratori della De Vivo di Potenza, senza stipendio da ben 16 mesi. Nell'incontro che si è tenuto oggi (mercoledì 18) in Prefettura, cui hanno partecipato anche gli enti locali (Provincia e Regione Basilicata), l'azienda si è impegnata a pagare una mensilità entro il 1 agosto e un acconto del 70 per cento di un’altra mensilità entro il 15 agosto. In conseguenza di questa "promessa", i 60 lavoratori, che mantengono lo stato di agitazione, hanno sospeso momentaneamente lo sciopero, con assemblea permanente, che ormai andava avanti da nove giorni.

"L’azienda - spiega un comunicato di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil - ha inoltre comunicato al prefetto che sta realizzando la vendita di una delle proprie attività, i cui riscontri si dovrebbero avere entro i primi di settembre". De Vivo e sindacati si sono dunque dati appuntamento nella prossima settimana "per definire quali ammortizzatori sociali, e in che misura, tuteleranno i lavoratori durante il periodo di ristrutturazione dell’azienda". La Prefettura, per la propria parte, ha assicurato che "continuerà a verificare e a monitorare il percorso per evitare l’aggravarsi della situazione".

La notizia della convocazione in Prefettura era stata accolta con soddisfazione dai sindacati, che nei giorni scorsi avevano denunciato "il silenzio assordante che ha attanagliato questa complicata e difficile vertenza, che è una vertenza sul lavoro, ovvero quel bene che purtroppo ogni giorno e con tanta fatica si tenta di salvaguardare". Fiom, Fim e Uilm avevano anche rimarcato che i lavoratori della De Vivo "vogliono riprendere a lavorare, vogliono riprendersi la propria dignità, perché il lavoro è dignità: ma un lavoro secondo le normali regole, dove a fronte di una prestazione lavorativa ci sia il dovuto e giusto riconoscimento, ovvero il salario".

(aggiornamento: ore 17.02)