Mercoledì 27 giugno, in occasione del voto di fiducia alla Camera sul disegno di legge di riforma del mercato del lavoro, così come in tutta Italia appuntamento di protesta anche della Cgil del Trentino: alle ore 18, davanti al commissariato del governo a Trento, la confederazione organizzerà un presidio di lavoratrici e lavoratori per affermare le ragioni della contrarietà alla riforma Fornero.

“Come Cgil torniamo a mobilitarci – spiega Paolo Burli, segretario generale del sindacato di via dei Muredei – perché crediamo che il ddl sul quale il governo ha chiesto il voto di fiducia non risolva minimamente i problemi dell’Italia innescati dalla crisi economica internazionale, anzi per certi versi li acuisca. Con la riforma Fornero, infatti, non si combatte la precarietà e non vengono resi universali gli ammortizzatori sociali che, anzi, vengono ridotti quanto meno nella durata dei sussidi. Per questo siamo convinti che la riforma del mercato del lavoro dovrà essere presto corretta. Bene sarebbe farlo subito. Il governo invece ha scelto la via del voto di fiducia che comprime la discussione democratica e limita la sovranità del parlamento”.

La Cgil, com’è noto, chiede al governo di ridurre le forme di lavoro precario, di estendere le tutele degli ammortizzatori sociali a tutti i lavoratori – anche a quelli atipici –, di rendere più certa ed esigibile la tutela contro i licenziamenti illegittimi e di attivare strumenti che promuovano la buona occupazione.

“Mercoledì a Trento – conclude Burli – ribadiremo che la Cgil si batterà, anche dopo l’eventuale approvazione, per una radicale modifica del provvedimento. Il presidio davanti al commissariato del governo sarà quindi solo la prima di una lunga serie di iniziative di mobilitazione che vogliamo organizzare per conquistare modifiche sostanziali che garantiscano tutele e diritti reali a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori”.