No all’alternativa perversa fra il taglio dei posti di lavoro e il taglio dei salari. Il 30 novembre sarà sciopero dei lavoratori delle cooperative sociali che mandano avanti i Cup e i servizi amministrativi del Lazio”. Fp Cgil, Filcams Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl e Uil Fpl del Lazio stigmatizzano il silenzio assordante del presidente della Regione Nicola Zingaretti e scrivono ai capigruppo del Consiglio Regionale per chiedere una soluzione positiva ad una vertenza che dura ormai da due anni. E intanto cresce la mobilitazione dei lavoratori: il 16 novembre si riuniranno in assemblea per poi incrociare le braccia giovedì 30.

Si avvicina pericolosamente il momento del cambio appalto per gli oltre 2000 lavoratori impiegati nei Cup e nei Servizi Amministrativi del Lazio. E di una soluzione per compensare la riduzione delle risorse con i progetti innovativi annunciati, neanche l’ombra” tuonano le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil. “I nuovi bandi così come sono implicano una decurtazione che varia dal 20% al 27% del salario o 500 licenziamenti. Alternativa inaccettabile per lavoratori che guadagnano in media 800 euro al mese e che mandano avanti servizi essenziali alle persone”.

I sindacati denunciano il mancato rispetto dell’accordo siglato nel 2015 con la Regione Lazio: “Abbiamo sottoscritto un protocollo per evitare il disastro puntando sull’innovazione e sulla salvaguardia retributiva e occupazionale degli operatori. Ma nonostante il comunicato di qualche giorno fa della Regione Lazio che si dichiarava disponibile ad un confronto non abbiamo ricevuto alcuna convocazione. Non possiamo permettere che la politica irresponsabile dei tagli colpisca nuovamente le categorie più deboli dei lavoratori, molti dei quali con disabilità, e soprattutto i cittadini che pretendono giustamente servizi pubblici veloci ed efficienti”.“La mobilitazione si farà più dura”, concludono Fp Cgil, Filcams Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl e Uil Fpl del Lazio.

“Abbiamo indetto una assemblea-presidio dei lavoratori per giovedì 16 novembre dalle ore 10.30 alle ore 14 da effettuarsi nei pressi del Consiglio Regionale, inviando al contempo una lettera aperta a tutti i capigruppo del Consiglio Regionale e alla Presidenza del Consiglio. In assenza di risposte, sarà sciopero per tutta la giornata di giovedi 30 Novembre”.