Se il governo non adotterà provvedimenti "in grado di allentare i vincoli in modo da consentire all'ente di pagare le imprese che hanno effettuato i lavori" la provincia di Torino metterà in atto una "disobbedienza civile al patto di stabilità". Lo ha annunciato stamani Antonio Saitta, presidente dell'ente, durante i direttivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Torino convocati per discutere della crisi economica.

"Se il governo non troverà modalità che ci consentano di pagare chi ha già lavorato - ha spiegato Saitta - dalla prossima settimana potremmo decidere di non applicare il patto di stabilità per pagare chi lavora. So che questo significherebbe che per il prossimo anno non potremmo fare investimenti e non potremmo fare assunzioni, ma è necessario aprire un caso politico nazionale. I soldi li abbiamo - ha concluso Saitta -, già adesso potremmo pagare le imprese, ma i vincoli del patto non ce lo consentono".