Passi avanti, "seppur non ancora conclusivi", in materia di sanità integrativa, previdenza complementare, formazione professionale, diritto allo studio e congedi parentali. Distanze "notevoli", invece, in materia di salario, ruolo del Ccnl e della contrattazione aziendale e territoriale, orario di lavoro, salute e sicurezza, appalti, tipologie contrattuali, tutele contro i licenziamenti, finestra informatica. Questo lo stato di avanzamento, secondo la Fiom Cgil, della trattativa tra le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici e Federmeccanica per il rinnovo del contratto di settore. 

"Nei fatti Federmeccanica su alcune tematiche - scrive la Fiom - è ferma alla proposta di rinnovamento del Ccnl e del modello contrattuale da lei avanzata lo scorso 22 dicembre 2015". Margini di trattativa, invece, in materia di inquadramento, banca ore e sue modalità, compreso il rapporto con la pensione, diritti comuni per i lavoratori migranti, diritti di informazione e sistemi di partecipazione, lavoro agile, trasferte, reperibilità, trasferimenti, applicazione del Testo unico sulla rappresentanza. Materie sulle quali, spiega la Fiom "si è comunque definito di approfondire le richieste".  

 

Il comitato centrale delle tute blu Cgil ribadisce dunque "la necessità che un nuovo Contratto nazionale deve affermare il ruolo di tutela e rafforzamento del potere d acquisto del salario per tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici e qualificarne, anche attraverso precisi rinvii contrattuali, il ruolo negoziale delle Rsu su tutte le materie che compongono la prestazione lavorativa".

"Qualora negli incontri già fissati e nella plenaria del 15 marzo 2016 Federmeccanica non modificasse le proprie posizioni - scrive la Fiom - il Comitato centrale considera necessario proseguire il confronto con la mobilitazione. Pertanto dà mandato alla Segreteria nazionale di verificare con Fim e Uilm le iniziative necessarie di coinvolgimento, discussione e mobilitazione con sciopero di tutta la categoria".

"Mobilitazione che - prosegue la Fiom - insieme alla conquista di un nuovo Ccnl, rivendichi anche nei confronti del Governo la modifica del sistema pensionistico e una reale estensione degli ammortizzatori sociali per tutte le forme di lavoro al fine di bloccare licenziamenti e chiusura d'impresa. Tutto ciò avendo anche a riferimento quanto unitariamente definito da Cgil, Cisl e Uil".

"Il Comitato centrale - conclude la nota - valuta positivamente la consultazione straordinaria in corso nei luoghi di lavoro sulla proposta della Cgil per una nuova Carta dei diritti universali del lavoro e per definire i quesiti referendari abrogativi in materia di lavoro e contrattazione che sta registrando un'ampia partecipazione".