'Ai lavoratori inviati in distacco da uno Stato all’altro dell’Unione europea è dovuta l’applicazione dei livelli minimi di condizioni di lavoro e occupazione, previsti dalla legge del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa” e “laddove l’attività sia svolta in Italia, quest’ultima risulta disciplinata dalle leggi, dalle indicazioni amministrative e dalle clausole della contrattazione collettiva italiana. Dunque, è sancita e garantita una sostanziale parità di trattamento, sia per quanto riguarda i profili normativi che per quelli retributivi'.Questo è il contenuto della tempestiva circolare, che il ministero del Lavoro ha emanato il 9 aprile, nella vicenda dell'agenzia interinale, operante a Modena, che pubblicizzava ingenti risparmi sul costo del lavoro e la non applicazione della normativa italiana in materia retributiva e previdenziale, per le aziende che utilizzassero la forza lavoro fornita dalla stessa.

Dopo le denunce della Cgil, il ministero è intervenuto, con la suddetta circolare, sottolineando come 'gli annunci pubblicitari in questione riportino informazioni in netto contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di distacco transnazionale, e pertanto come il ricorso a tali servizi possa dar luogo a ripercussioni, anche di carattere sanzionatorio, in capo alle imprese utilizzatrici'; "confermando, di fatto, l’esistenza e l’estensione del fenomeno dello sfruttamento del lavoro da parte di agenzie senza scrupoli, che operano nell'illegalità. Sfruttamento che spesso sconfina in un vero e proprio moderno caporalato", dice la Cgil dell'Emilia Romagna.

"Il ministero – prosegue il sindacato regionale – ha anche segnalato alle associazioni imprenditoriali e alle agenzie interinali che il mancato rispetto delle norme nazionali e comunitarie espone le imprese alle sanzioni di legge. E, a tutela dei lavoratori e lavoratrici, viene riaffermato il fondamentale ruolo delle organizzazioni sindacali nel 'garantire l’applicazione dei diritti e il trattamento delle denunce, attraverso la possibilità, per i sindacati, di promuovere adeguato sostegno al lavoratore distaccato. Inoltre, gli uffici territoriali del ministero dovranno avviare specifiche campagne informative nei territori sulla corretta applicazione della normativa, sulla scorta degli indirizzi normativi ed operativi disposti dal Ministero stesso, in applicazione delle leggi nazionali e comunitarie".

"Esprimiamo soddisfazione per questo primo importante risultato, frutto soprattutto della nostra iniziativa. Non ci fermeremo e proseguiremo con le azioni intraprese, per cancellare queste e altre forme di brutale sfruttamento del lavoro, d'inciviltà e dumping, a spese dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori", conclude la Cgil.