Un 8 marzo con le donne dentro le case di riposo, per aiutare chi soggiorna nelle strutture residenziali dei più anziani. È la scelta dello Spi Cgil che, insieme alla Fp Cgil, promuove “Insieme”, una campagna a sostegno delle donne che soggiornano nelle case di riposo. "Siamo in tante a regalare un sorriso, un libro, una mimosa per la Festa della donna - si legge sul sito ufficiale -. E saremo in tante e tanti lungo tutto il 2017 a costruire insieme alle lavoratrici e ai lavoratori delle case di riposo percorsi comuni per risolvere problemi e criticità.  Un compito difficile, ma ancor più arduo in un ambito, quello della non autosufficienza, caratterizzato da scarsa capacità di rappresentanza".

In Europa ogni giorno vengono uccise sette donne, ricorda l'organizzazione. In Italia muore una donna ogni due giorni, quasi sempre per mano del partner. Non si può restare indifferenti quando le cifre sono queste. "Ma c’è una violenza di cui nessuno parla: quella sulle donne anziane, vittime di abusi fisici e psicologici ma anche di sfruttamento economico. Gravissime sono le ripercussioni sul benessere fisico ed emotivo della persona anziana".

Per l'occasione il sindacato dei pensionati ha scelto un luogo simbolo: la struttura di Borbona, in provincia di Rieti, che ospita molte donne provenienti da Amatrice ed Accumuli, costrette ad affrontare il dramma del sisma e lontane dalle loro abitazioni. "Il terremoto le ha lasciate senza casa - scrive lo Spi su facebook -. Tra di loro c'è anche chi ha compiuto cento anni. Abbiamo portato mimose, quaderni, dolci e gomitoli di lana. Un giorno diverso. Un giorno speciale, con il nostro impegno perché l'8 marzo non finisca oggi. Vogliamo essere sempre al loro fianco. Auguri".

A visitarle c'era anche il segretario generale, Ivan Pedretti.

Il coordinamento Donne dello Spi Cgil nazionale interviene sempre su facebook. "Abbiamo ascoltato le storie di chi dopo il terremoto ha dovuto lasciare la propria casa - spiega -. E noi abbiamo raccontato cosa vogliamo fare per loro. Farci carico dei loro bisogni e difendere i loro diritti. Qui come in tutta Italia. L'8 marzo per noi non finisce oggi".