“Vergognosa e inquietante la proposta del ministro dell'Interno Salvini, rinnovata anche oggi, sul censimento della popolazione rom del nostro Paese, che richiama i toni e le leggi razziste del periodo più buio della nostra storia. Esprimiamo vicinanza e solidarietà al popolo romaní”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Giuseppe Massafra.

“Siamo in presenza di una deriva pericolosa che - sottolinea - rischia di minare la coesione sociale e di alimentare sempre più un clima di odio ed intolleranza, in cui i migranti, le minoranze, i più deboli vengono identificati come ‘nemico’ e messi all’angolo”. I popoli romaní (rom sinti e caminanti), ricorda, sono la principale minoranza etnica in Italia, cittadini italiani discendenti da gruppi presenti nel nostro Paese sin dal Medioevo.

Da parte sua, la Cgil "intende contrastare queste barbarie in tutte le sedi istituzionali in Italia, in Europa e nel mondo, e - conclude il segretario confederale - chiediamo al governo, alle Regioni e ai Comuni di rispettare gli accordi quadro strutturali di inclusione dei rom sinti e caminanti”.

“Proporranno un segno per riconoscerli? La barbarie è sempre iniziata con un censimento, magari per la loro sicurezza. Che orrore e che schifo”. Lo ha scritto ieri su Twitter il segretario generale della Cgil Susanna Camusso commentando le intenzioni del ministero di Salvini, il quale nell'annunciare di voler effettuare un censimento dei rom aveva aggiunto: “Peccato per i rom italiani che te li devi tenere in Italia...”.