"A seguito dell’incontro con le associazioni di quartiere la giunta Marino ha confermato il trasferimento dello Sprar di Tor Sapienza. Ci sentiamo di condividere questa scelta, e in particolare quella di riqualificare i quartieri della periferia romana, destinandoli a una diversa vivibilità e qualità della vita. Per questo, occorre rivedere i tagli effettuati dalla Giunta su trasporti e manutenzioni, in particolare quelle stradali, e un piano di investimenti in termini di recupero urbano: pensiamo al centro carni, al parco della Snia, a Tor bella monaca e Torre Angella, alle caserme lungo la Tiburtina. Non è pensabile che sulla questione dei nomadi e dei rifugiati si possa continuare a intervenire sull’onda dell’emergenza, tantomeno se la protesta assume strumentalizzazioni politiche". Così Luigi Cocumazzo, segretario generale della Cgil di Roma Est – Valle dell'Aniene.

"Esiste la necessità di condividere un piano di accoglienza da programmare e condividere. Non è più tollerabile che tutto ricada sui territori e gli abitanti delle periferie. Attualmente, un terzo dei 7.100 nomadi sono concentrati nei municipi IV, V e VI, mentre i centri per rifugiati sono inadeguati per collocazione, dimensioni e capacità di controllo, ma soprattutto per trasformare l’accoglienza in opportunità di integrazione. Per questo, la Cgil propone un tavolo di confronto con il ministero dell'Interno, il Comune, i municipi, le forze sociali e le associazioni del volontariato e del terzo settore", conclude il dirigente sindacale.