È entrata nel vivo la campagna per la raccolta delle firme a sostegno della legge d'iniziativa popolare “Col pareggio ci perdi”, che propone la cancellazione del pareggio di bilancio dalla nostra Costituzione, introdotto il 1° gennaio del 2012. Secondo la Cgil di Modena, "una scelta antidemocratica che ha condannato, di fatto, lo Stato italiano a dover spendere unicamente quanto incassato".

Per approfondire il tema della proposta, il comitato modenese ha programmato per mercoledi 25 marzo, alle ore 18, presso la sede della Cgil di Modena (piazza Cittadella, 36) un'iniziativa con Alfonso Gianni, ex sottosegretario del governo Prodi e direttore della fondazione Cerca Ancora), Danilo Barbi, segretario confederale Cgil, e Lanfranco Turci, portavoce Network per il socialismo europeo.

"Inserire in Costituzione l’impossibilità di indebitarsi durante una fase recessiva per poi diminuire il debito nella successiva fase espansiva, significa privare i governi di uno dei più efficaci strumenti di politica economica a disposizione. Un principio sbagliato, sotto ogni punto di vista, che impedisce allo Stato di fronteggiare le crisi economiche e di agire per garantire occupazione e diritti sociali", secondo la Cgil.

"Aderire alla campagna con una firma, vorrà dire schierarsi contro le politiche di austerità, proponendo allo stesso tempo un nuovo modello economico. L’obiettivo dovrà essere il benessere e il pieno riconoscimento dei diritti delle persone, non solo per rimediare a una fallimentare modifica della nostra Costituzione, ma per cambiare le attuali politiche europee e per la costruzione di un diverso modello europeo", conclude il sindacato. Nel corso del dibattito, interverranno amministratori locali ed esponenti del mondo dell'associazionismo modenese.