In piazza contro il lavoro precario, per la creazione di nuovi posti e l’estensione delle tutele e dei diritti per superare l’attuale frammentazione del mercato del lavoro. Sabato 27 settembre a Bologna si riunirà il Direttivo della Cgil per decidere tempi e modi della mobilitazione, mentre a Cervia saranno i delegati della Fiom a discutere della manifestazione unitaria e della proposta di sciopero alla rovescia avanzata dal segretario della Fiom, Maurizio Landini. Intanto il Pd si prepara alla riunione decisiva di lunedì.

Se dagli Usa il premier Matteo Renzi conferma che il governo andrà avanti senza compromessi, in casa il ministro del lavoro Giuliano Poletti esclude pasticci all’italiana e Forza Italia si dice pronta a votare il Jobs Act. Quanto ai sindacati, la riunione delle segreterie unitarie inizialmente prevista per oggi (25 settembre) è stata rimandata forse alla prossima settimana, anche alla luce della situazione di passaggio che la Cisl sta vivendo dopo le dimissioni a sorpresa del segretario Raffaele Bonanni.

Dopo le polemiche di questi giorni che hanno fatto alzare la tensione politica intorno alle scelte sui diritti dei lavoratori, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ribadisce in un'intervista al Tg3 la posizione del sindacato sul contratto a tutele crescenti che è sicuramente preferibile alle attuali 46 forme contrattuali odierne. L’obiettivo è infatti quello del superamento della giungla contrattuale che non solo rende più difficile ogni tipo di trattativa, ma non porta alcun beneficio ai lavoratori interessati. L’altro obiettivo fondamentale è quello della estensione dei diritti e non della loro riduzione affinché non ci siano lavoratori di serie A e di serie B (e nemmeno solo di serie B). E, ovviamente, il problema principale è quello della creazione di occupazione.