"La Cgil dell'Emilia Romagna – in continuità con le decisioni assunte dal Comitato direttivo nazionale della Cgil del 18 febbraio – è determinata a proseguire la mobilitazione contro la legge delega sul lavoro e i relativi decreti, per un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori e per l'apertura di confronti unitari con il Governo in materia di fisco e pensioni". Così Vincenzo Colla, segretario della Cgil regionale.

"Proseguiremo la mobilitazione sindacale in tema di diritti e di azione di contrasto alla crisi economica, proclamando quattro ore di sciopero, da convocare con tempi e modalità decisi a livello territoriale dalle Camere del lavoro territoriali e metropolitana. E' necessario portare avanti una forte azione di contrasto sindacale agli effetti dei provvedimenti contenuti nel Jobs Act e le ricadute negative dovute alla legge di Stabilità, agendo con la contrattazione a livello sia nazionale che decentrato", prosegue il dirigente sindacale.

"Sollecitiamo l'adozione di misure più adeguate per contrastare la crisi economica, nel momento in cui l'informazione politica e mediatica tenta di occultare gli effetti più deleteri delle decisioni assunte ed annuncia risultati miracolosi. Una prospettiva – quest'ultima – in netta contrapposizione con un mercato del lavoro che, con i provvedimenti assunti, tende a sostituire, non a aumentare l'occupazione, e con il mancato finanziamento di ammortizzatori sociali (si veda l'attivazione della 'Naspi') aprirà una preoccupante stagione di licenziamenti collettivi", continua l'esponente Cgil.

"Senza un rilancio degli investimenti coerente, con una politica industriale avveduta, é concreto il rischio che la favorevole congiuntura internazionale (svalutazione dell'euro e riduzione del costo del petrolio) non assicuri il superamento dei ritardi e dei limiti che differenziano l'Italia rispetto ai paesi europei più avanzati. Per questo, è necessaria un'iniziativa che: evidenzi i punti di crisi nei diversi territori, e proponga provvedimenti coerenti con le proposte contenute nel Piano del Lavoro della Cgil; solleciti anche una nuova normativa sugli appalti, che recepisca le direttive comunitarie in materia, e assuma la clausola sociale negata dal Jobs act; inoltre, chieda la conferma e il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, evitando che l'entrata in vigore della Naspi dal 1° maggio determini numerosi licenziamenti collettivi; solleciti l'apertura del confronto con il Governo per una profonda revisione dell'attuale normativa pensionistica, sulla base della piattaforma unitaria già presentata. Quindi, convocheremo attivi dei delegati e delle delegate in tutti i territori, promuovendo una campagna generalizzata di assemblee nei luoghi di lavoro e nelle leghe dello Spi", conclude Colla.