Dopo un confronto, durato quasi tre mesi, tra Cgil, Cisl, Uil confederali e di categoria dell'Emilia Romagna e l'assessore Petitti, coadiuvata anche da altri assessori, il progetto di legge viene approvato dalla Giunta. Il confronto è stato serio, serrato e costruttivo e si è sviluppato sia attraverso un percorso politico che mediante approfondimenti sul piano tecnico/organizzativo. 

In tal senso, Cgil e Uil "apprezzano il fatto che siano stati mantenuti gli impegni assunti nel Protocollo del 20/3/2015, garantendo il percorso di confronto tra le parti prima dell'approvazione in Giunta.
Il progetto di legge prevede aspetti importanti e innovativi di riforma, in particolare il ruolo e le funzioni delle province e della città metropolitana per il governo delle aree vaste, la costituzione di una conferenza inter istituzionale per garantire una governance condivisa, la costituzione delle agenzie per gestire ambiente, protezione civile e lavoro".

Per quanto riguarda il personale, la norma prevede il confronto con i sindacatil per “ottimizzare l'allocazione delle risorse umane, valorizzare le competenze e mantenere le professionalità dei dipendenti...” (art. 66).
Permangono, comunque, elementi di preoccupazione, determinati soprattutto dal confronto aperto con il Governo per ottenere le risorse necessarie a garantire il mantenimento dei servizi relativi alle politiche attive del lavoro, comprendenti i centri per l'impiego. Ad oggi, però, non si intravvedono soluzioni che, nel dare certezza agli operatori, garantiscano il mantenimento e il funzionamento di tali delicate e strategiche funzioni".

Analoga preoccupazione è rappresentata dalla indeterminatezza relativa ai corpi di Polizia provinciale, che ad oggi garantiscono vigilanza e controllo sui reati ambientali. i confederali "hanno già dichiarato di voler seguire con grande attenzione l'iter legislativo del progetto di legge per verificare che siano mantenuti i punti più qualificanti della norma. Nello stesso tempo, si sono riservati la possibilità di presentare modifiche per migliorare e rafforzare gli aspetti che riguardano il ruolo delle parti sociali, le garanzie per il personale, il presidio pubblico delle funzioni e dei servizi, il passaggio da un governo policentrico ad un governo condiviso e di cooperazione istituzionale".