“Contrarietà e perplessità in merito al Trattato sul Patto di Bilancio come unica risposta alla crisi economica”. L’hanno espressa i segretari generali Cgil Cisl e Uil in una lettera inviata al presidente del Consiglio, ai presidenti della Camera e del Senato e al presidente del Parlamento europeo, di cui dà notizia l’Avvenire. “La Dichiarazione su occupazione e crescita, varata lo scorso 30 gennaio dal Consiglio europeo, appare come un timido segnale, insufficiente per un concreto bilanciamento dei fattori e sembra concentrarsi esclusivamente, e in maniera troppo rigida, su obiettivi di stabilità trascurando il fattore della crescita”. “Nel caso italiano – scrivono Camusso Bonanni e Angeletti – si dovrà tagliare ogni anno di un ventesimo il debito eccedente il 60% del Pil che produrrà tagli del 3% del Pil annuo pari a circa 45 miliardi di euro”. Il 29 febbraio, nell’ambito delle mobilitazioni del sindacato europeo, Cgil, Cisl e Uil organizzeranno a Roma una manifestazione per rivendicare più crescita, più investimenti pubblici, più dialogo sociale e più rispetto dell’autonomia delle parti sociali nella contrattazione collettiva per la salvaguardia dell’occupazione.