È stata approvata lunedì 6 luglio a Bologna l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore delle lavanderie industriali, nel corso di una riunione degli organismi unitari di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. Il contratto, che interessa circa 20 mila lavoratori, dipendenti da un migliaio di piccole e medie imprese, è scaduto il 30 giugno scorso. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori, che si concluderanno il prossimo 28 luglio. Il giorno dopo, sempre a Bologna, l'assemblea unitaria degli organismi e dei delegati delle Rsu varerà definitivamente la piattaforma che sarà subito inviata ad Assosistema, l'associazione imprenditoriale di riferimento associata a Confindustria, per l'avvio immediato delle trattative.

Oltre alla richiesta di aumento salariale di 102 euro, nel campo delle normative i sindacati puntano al miglioramento del sistema di relazioni sindacali, di informazione e di partecipazione, oltre al miglioramento qualitativo della contrattazione di secondo livello. Sul capitolo del “welfare” contrattuale, Filctem, Femca, Uiltec chiederanno alle imprese l'impegno ad una maggiore informazione per i non iscritti al Fondo di previdenza integrativa ed iniziative per favorirne l'iscrizione. Mentre sul Fondo sanitario si richiede un adeguamento del contributo a vantaggio di tutti i lavoratori. Inoltre i sindacati chiedono di ampliare i compiti e gli strumenti di Ebli (l'ente bilaterale costituito nel 1999 da Assosistema e sindacati) e ritengono fondamentale il tema dell'inquadramento professionale dei lavoratori che considerano uno dei punti qualificanti del contratto nazionale. Infine il miglioramento dei diritti individuali dei lavoratori, a cominciare proprio dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.