La Rete 28 aprile “sta diffondendo su siti Internet e in alcuni posti di lavoro volantini propagandistici con i quali si invitano i lavoratori a non accettare la piattaforma unitaria di rivendicazione per il rinnovo del Ccnl dell’industria e della cooperazione alimentare”. E’ quanto si legge in una nota della Flai Cgil.

Con questo materiale si accusa la Flai di aver aderito nei fatto all’accordo separato per la riforma dei contratti, spiega, al contrario il sindacato di categoria “ha svolto un lavoro condiviso con la Cgil ed in coerenza con le decisioni assunte a suo tempo dal direttivo confederale sulle linee contrattuali”.

La durata triennale dei contratti, infatti, è stata votata dal comitato direttivo di Corso Italia nel quadro della riforma della contrattazione e della piattaforma unitaria, la Flai ha rispettato i contenuti del documento. E’ stato previsto il consolidamento della contrattazione aziendale e in alternativa l’estensione alla contrattazione territoriale, prevedendo il recupero tra aumento contrattuale e aumento del costo della vita. “Non si dice nulla delle deroghe – specifica - perché la Flai non vuole alcun tipo di deroga”.

“La questione diventa inaccettabile e di carattere etico – dichiara il segretario nazionale, Antonio Mattioli - quando questo atteggiamento viene tenuto per giustificare strumentalmente posizioni insostenibili, utilizzando i lavoratori per ragioni che nulla hanno a che fare con il lavoro”.

“I soggetti che vivono con le penne blu e rosse in tasca – conclude - e che si ergono a correttori e giudici pensando di essere gli unici possessori della verità hanno francamente stancato”.