“Per tutelare il potere di acquisto dei salari reali dei lavoratori falcidiati dalla crisi, ci vogliono almeno 160 euro medi mensili (cat.4.3) nel triennio 2013-2015, oltre ad un incremento – a carico delle imprese – dello 0,20% della previdenza complementare (Fondenergia) e 4 euro in più a notte per i lavoratori in turno notturno”.

È la richiesta salariale complessiva avanzata ufficialmente oggi (30 ottobre) a Roma dall'assemblea nazionale dei 300 quadri e delegati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil per il rinnovo del contratto energia e petrolio, oltre 35mila i lavoratori interessati, in scadenza il 31 dicembre 2012, le cui trattative con Confindustria-Energia sono già in corso. Per quanto riguarda il prosieguo della trattativa - aggiungono le tre sigle in una nota - si confermano i punti presenti nella piattaforma approvata.