“Le valutazioni espresse dalla Federalimentare sull’avvio delle trattative per il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare dovranno necessariamente confrontarsi con il valore unitario delle rivendicazioni contenute nella piattaforma redatta e consegnata da Fai-Flai-Uila". E' quanto si legge in una nota di Stefania Crogi, segretaria generale della Flai, diffusa dopo il primo incontrodi trattativa che si è svolto oggi.

Il negoziato riprende il 9 giugno con una riunione plenaria in cui, annuncia il sindacato, "affronteremo punto per punto il merito della piattaforma e difenderemo le rivendicazioni in essa contenute, a partire dalla richiesta di un aumento salariale di 173 euro".

La richiesta è statad definita considerando i segnali di ripresa dell’economia nazionale, spiega, e la prospettiva di un aumento dell’inflazione per il prossimo anno. Aumenta il costo dell'energia, il prezzo del petrolio è arrivato a 60 dollari a barile, con un incremento dell’80% rispetto all’anno scorso, è cresciuta anche l'inflazione. I prodotti alimentari, inoltre, sono aumentati circa del 3%.

"Stando a questi due indici, pertanto - conclude -, non era possibile presentare una richiesta salariale diversa da quella contenuta nella piattaforma unitaria consegnata alla Federalimentare”.