Tensione davanti ai cancelli della Catelfrigo di Castelnuovo in provincia di Modena. Dopo la rottura delle trattative di mercoledì scorso, il presidio dei lavoratori degli appalti nell’azienda di lavorazione carni continua, così come non si ferma la loro protesta per rivendicare la corretta applicazione del contratto di lavoro.  Sul posto è presente un cordone di polizia. 

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Pubblicato da Modena Cgil su Domenica 14 febbraio 2016

La vertenza con le due cooperative che lavorano in appalto alla Castelfrigo è aperta da tempo. I facchini delle coop Ilia e Work Service sono circa 150 e rivendicano l'applicazione del contratto a cominciare dal pagamento delle ore lavorate e degli straordinari, della malattia, e il rispetto dell’orario contrattuale. Infatti, in assenza di contrattazione aziendale, i lavoratori sono costretti a sopportare turni massacranti sino a 12 ore nei picchi produttivi e a rimanere inattivi senza retribuzione per interi periodi. A partire dal 25 gennaio ad oggi sono stati 6 i giorni di sciopero e 5 gli incontri ufficiali presso la Prefettura e presso la sede di Confindustria che non hanno portato a nulla.

"Pretendiamo che per i lavoratori che operano negli appalti della Castelfrigo - si legge in una nota della Cgil Modena - vengano applicati i contratti nazionali di riferimento sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, le norme di tutela delle condizioni di lavoro e la clausola sociale nei cambi appalto per tutelare l'occupazione".