C'è la disponibilità dell'azienda a confrontarsi su un piano che non preveda la chiusura della sede di Torino. È questo l'esito dell’incontro tra i sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs) e Carlson Wagonlit Italia dopo la procedura di licenziamento collettivo legata alla volontà di abbandonare la sede piemontese.

“Abbiamo individuato un set dei possibili strumenti su cui fare leva per evitarlo – afferma la Filcams in una nota –, fissando come termine per la verifica di questi strumenti il prossimo 19 marzo. Entro questa data l’azienda raccoglierà le pre-adesioni a un’eventuale mobilità volontaria che potrà essere realizzata su tutto il territorio nazionale in sostituzione della mobilità di Torino”.

Le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto che l’azienda prenda in considerazione le richieste di passaggi a part-time e le ricollocazioni sul settore M&E. DA qui l'impegno, da qui al 19 marzo, a raccogliere tutte le richieste di trasformazione a part-time che verranno valutate e, se concesse, seguiranno le condizioni contenute nell’accordo sindacale del 4 dicembre 2017. I sindacati hanno anche ottenuto la sospensione del decorso della procedura di licenziamento fino all’incontro del 19 marzo, e hanno quindi deciso di interrompere le iniziative di mobilitazione.

“Resta sullo sfondo – conclude la Filcams – la necessità di introdurre regole comuni nel mercato dei servizi all'impresa nel segmento business travel per fermare le delocalizzazione e la spirale di concorrenza a ribasso che sta coinvolgendo il settore; per questo deve proseguire il confronto in sede Mise proposto dallo stesso ministro Calenda”.