Con la firma ufficiale del 21 novembre, i 385 lavoratori della fondazione casa di riposo Carisma (ex Gleno) hanno un nuovo contratto integrativo, salutato come “una positiva eccezione a livello regionale” dai delegati delle Rsu e dai firmatari di Fp Cgil, Cisl Fp, Usb e Fsi di Bergamo. Infatti, “da quando le ex Ipab (istituti di pubblica assistenza e beneficenza, strutture pubbliche) si sono trasformate in fondazioni private, nella nostra casa di riposo - caso raro - siamo riusciti per la seconda volta a rinnovare e consolidare l’integrativo per tutti i lavoratori, a tempo indeterminato e anche determinato”, commentano i delegati Rsu Fiorenza Mologni, Domenica Gritti, Isabella Brina, Maurizio Spadea, Riccardo Locatelli, Giulio Pennacchia, Ornella Micheli e Aman Simon.
 
Dopo la scadenza del precedente accordo a fine 2015, lo scorso febbraio, i sindacati avevano presentato la loro piattaforma. A giugno, le parti hanno avviato le trattative, concluse all’inizio di novembre. “Per illustrare i dettagli dell’ipotesi d’intesa abbiamo tenuto 15 assemblee, che hanno visto la partecipazione del 52% dei lavoratori, che poi hanno espresso col voto il loro giudizio al riguardo”, continuano i delegati. Dei 385 lavoratori in organico hanno votato 199 persone: i voti favorevoli all’intesa sono stati 157, quelli contrari 40 (2 astensioni). Ieri, dunque, si è giunti alla firma definitiva alla presenza, per le organizzazioni sindacali, anche di Roberto Rossi, Fp Cgil, Mario Gatti, Cisl Fp, Marco Consonni, Usb, e Gianfranco Bignamini, Fsi.
 
“I contenuti del nuovo contratto sono in continuità con quanto previsto da quello precedente del novembre 2012” hanno commentato i delegati Rsu. “Oggi, come allora, l’obiettivo è quello di armonizzare il più possibile, per gli istituti della contrattazione di secondo livello, alcuni trattamenti dei lavoratori assunti con contratto Uneba a quelli di chi, invece, è assunto con il contratto della sanità pubblica, dal momento che le mansioni sono le stesse, sia nel settore sanitario che amministrativo. Tali trattamenti che abbiamo voluto garantire uguali a tutti i lavoratori, indipendentemente dal contratto nazionale di riferimento, riguardano la produttività, i ticket mensa, alcuni permessi retribuiti e il diritto allo studio”.